Filosofia, filati con il cuore e con la mente
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WIKIFIBRA: LA SOIA

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Inauguriamo oggi una rubrica che voglio dedicare all'approfondimento delle nostre amate WIKIFIBRA, per sapere qualcosa di più dei filati che utilizziamo!
Fatemi sapere i vostri commenti e suggerimenti.Iniziamo con la FIBRA DI SOIA

 

 

Tutt* noi amiamo la lana in tutte le sua forme, si sa. Ogni tanto ci avventuriamo nel mondo delle fibre vegetali e sperimentiamo con i più classici cotone o lino.
Ma cosa direste se vi dicessi di provare la fibra di soia?

Ebbene sì, forse, come me, conoscete la soia più per la salsa o i germogli, ma esiste anche un filato ricavato da questa popolare leguminosa.
Dalla fibra di soia, infatti, o più precisamente dagli scarti della lavorazione dei baccelli e delle bucce, si ottiene un tessuto naturale dalle numerose proprietà: è traspirante, poco infiammabile, antibatterico, impermeabile all’aria, solido al colore e in grado di bloccare le radiazioni UV. La sua morbidezza è tale da essersi guadagnato il nome di “cashmere vegetalee last but not least, i capi ottenuti da questa fibra non hanno bisogno di essere stirati!


Il primo ad intuirne le potenzialità fu l'imprenditore statunitense Henry Ford che all’inizio degli anni ‘40, conducendo le prime ricerche sui combustibili vegetali, sperimentò anche le proprietà della soia brevettando la fibra nota come Azlon, la cui produzione tuttavia impiegava sostanze altamente tossiche.


La fibra di soia che oggi utilizziamo si avrà solo alla fine degli anni ‘90, grazie all’industriale e scienziato cinese Li Guangi, che realizzò la Soybean Protein Fibre, tessuto morbido e lucente destinato inizialmente soprattutto alla realizzazione di biancheria intima e abiti da sera.
Dal punto di vista della sostenibilità, la fibra di soia è al 100% biodegradabile e viene realizzata con scarti dalla produzione alimentare, riducendo così gli sprechi. Il processo di estrazione è tuttavia chimicamente complesso, e sebbene gli agenti chimici alla base possano essere utilizzati più e più volte, va ancora perfezionato per ridurne l’impatto ambientale. Rimane comunque una valida alternativa alle fibre sintetiche, decisamente più impattanti sull'ambiente.
 

Per quanto riguarda invece, la maglia e l’uncinetto, la mia recensione non può essere che positiva: piacevole da lavorare, crea punti ben definiti, non cede dopo il bloccaggio, si ottiene una trama leggera, perfetto per capi estivi e ideale per i bimbi.

Laines du Nord quest'anno  propone due bellissimi filati con questa fibra: Baby Soft, tinta unita, e il coloratissimo Tamouré, perfetto per canotte e scialli, ma anche per graziosi vestitini.



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