Nuovo appuntamento alla scoperta dei designer italiani, oggi parliamo con ALICE TWAIN.
Alice è anche creatrice di numerosi modelli, autrice (“L'inimitabile Ai ferri corti” è un manuale indispensabile per chi si avvicina per la prima volta al mondo dello sferruzzo) e co-fondatrice del sito maglia-uncinetto.it, il più importante sito italiano indipendente dedicato al mondo della maglia.
Lasciamo dunque la parola ad Alice Twain. Buona lettura!
Il tuo primo ricordo legato al mondo della maglia/uncinetto
Sicuramente mia nonna Lina, che era bravissima (dico era perché c'è ancora ma a 100 anni non lavora più ai ferri). Purtroppo, tanto era brava sia a cucinare sia a lavorare ai ferri quanto è sempre stata una mediocre insegnante. Il suo approccio didattico è sempre stato "Guardami mentre faccio che impari", senza spiegare (non almeno in termini che gli altri possano usare con profitto). Per cui se lei è il mio primo ricordo del lavoro ai ferri, di certo non è la mia guida, dato che io in seguito mi sono specializzata proprio nell'insegnamento del lavoro ai ferri.
Tre aggettivi per descrivere il tuo stile
Non credo di avere uno stile, quantomeno non baso le cose che faccio su uno stile estetico. Quando realizzo un modello ho in mente un "problema", non uno stile. Il mio ultimo gilet StripEsearch parte dal problema di consumare nel modo migliore avanzi di filato in tre colori diversi, nessuno in quantità sufficiente per realizzare un capo. Potevo realizzare due accessori, oppure potevo combinare i materiali a mia disposizione per ottenere qualcosa di unico. Tutti i miei modelli partono da simili considerazioni e sono da un lato capi che io desidero nel mio armadio, e il mio armadio è eccezionalmente poco stiloso, dall'altro capi che mi servono a capire soluzioni diverse, a imparare tecniche diverse.
Filato preferito e filato che proprio no?
Più che il singolo filato, sono interessata alle fibre. Amo soprattutto la lana, e i particolare le lane nordiche (Shetland soprattutto), che hanno prestazioni particolarissime, mentre non amo in modo particolare la lana merino. Mi piacciono anche a livello filosofico i filati riciclati, come quelli della linea Amore di Borgo de' Pazzi. Tra i filati più popolari, non sono una fan di Malabrigo che trovo molle e priva di carattere.
Quale tra i tuoi pattern consiglieresti ad un principiante?
Ma sicuramente quelli del mio libro "L'inimitabile Ai ferri corti". Il libro in quanto tale è un manuale per i principianti del lavoro a maglia e tutti i progetti proposti sono mirati proprio alla costruzione delle abilità dei principianti.
Quale, invece, tra le tue creazioni è quella che preferisci e perchè?
Direi sicuramente il mio libro, proprio perché esprime la mia filosofia rispetto al lavoro a maglia.
Da cosa trai ispirazione quando crei un nuovo design?
Salto la risposta perché è di fatto la risposta alla seconda domanda
Comfort knitting? E comfort food?
Comfort knitting sicuramente i modelli di Elizabeth Zimmermann, che sono la cosa a cui torno quando mi sento stressata. Al momento ho in lentissima lavorazione un ribwarmer, a cui ho rimesso mano le prime due settimane di lockdown. Mi ha aiutata a rimettermi a fuoco e ripartire.
Non ho un comfort food, il mio comfort legato al cibo è cucinare. Se sono stanca o stressata ho bisogno di cucinare per rilassarmi.
Lavorare a maglia adesso è importante perchè….
Non credo che ora sia più importante che prima, credo che ognuno di noi abbia diverse ragioni per lavorare a maglia o all'uncinetto, o per costruire modellini della Yamato, o per disegnare, o per correre, e così via. Nel mio caso il avoro a maglia è un'ancora, uno strumento per rilassarmi e liberare la mente, che per me significa farla lavorare più rapidamente.
Ringrazio di cuore Alice Twain per aver partecipato a questa piccola intervista e vi invito a seguire tutti i suoi canali social per non perdervi nessuna novità.
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