Nuovo appuntamento con i nostri amati designer: oggi parliamo con GIULIA BERTELLI, aka “Un Peu Sauvage”
Una ragazza italiana, dall’anima nordica: con queste parole si descrive Giulia Bertelli, giovane knitter e designer, biellese trapiantata a Milano, creatice di mini collezioni che si caratterizzano per lo stile minimal, i colori e le fibre naturali, le atmosfere calde e accoglienti.
La scelta minimalista si accompagna anche ad un percorso a improntato alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente, tratti molto forti del suo lavoro.
Giulia è anche autrice di un interessantissimo blog, Un Peu Sauvage che oltre all’amore per la maglia, documenta l’altra sua grande passione, la fotografia: piccoli dettagli, la vita lenta in città, l’autunno, sono tutti elementi che caratterizzano il suo bellissimo lavoro.
Lasciamo dunque la parola a Giulia e scopriamo il mondo di “Un Peu Sauvage”
Buona lettura!
Il tuo primo ricordo legato al mondo della maglia/uncinetto
Uno scialle fatto all’uncinetto che girava per casa da quando ero piccola. Ho scoperto solo anni dopo che era stato fatto da uno dei miei nonni.
Tre aggettivi per descrivere il tuo stile
Semplice, rustico, confortevole.
Filato preferito e filato che proprio no?
Domanda difficile. Il filato preferito cambia sempre a seconda dei momenti. Una costante, però, è Ulysse di De Rerum Natura. Una lana merino semplice, ma perfetta per molti capi. Filato no, essendo grande amante delle fibre naturali, potrei dire un qualsiasi filato che abbia dell’acrilico, ma anche con il cotone mercerizzato proprio non riesco a trovarmi bene quando lo uso.
Quale tra i tuoi pattern consiglieresti ad un principiante?
Basket scarf, la sciarpa basket. Si utilizzano punti semplici, solo dritti e rovesci, ma alla fine il risultato è una sciarpa grande, calda e che terrà un’ottima compagnia sia mentre la si crea sia a indossarla in giornate fredde.
Quale, invece, tra le tue creazioni è quella che preferisci e perchè?
Per affetto la medusa all’uncinetto, è stata la prima creazione che mi ha fatto capire che i miei design piacevano anche ad altre persone. Ma al momento, ho un grande amore per Wild Primrose Bolero, l’ultimo design creato in collaborazione con Myak. Sono voluta uscire un po’ dalla mia comfort zone e il risultato mi piace davvero tanto.
Da cosa trai ispirazione quando crei un nuovo design?
In realtà dipende.
Molte volte un nuovo design viene creato quando sento la necessità di un capo nuovo. Ad esempio quando ho iniziato a indossare gonne e pantaloni a vita alta e ho notato che nel mio armadio mancava una maglia corta che andasse bene con questa tipologia di indumenti. Altre volte l'ispirazione arriva dal filato, che chiede di essere lavorato in un certo modo o certi colori che si abbinano bene insieme secondo me.
Comfort knitting? E comfort food?
Comfort knitting: un pattern che ho già realizzato un paio di volte e il cui schema mi è entrato in testa. Specialmente se ha un motivo geometrico, mi piace perdermi in un ferro dietro l’altro tra dritti e rovesci.
Comfort food: dipende dalla stagione. In inverno il passato di zucca sa rimettermi al mondo, in estate un bicchiere enorme di caffè freddo americano con aggiunta di ghiaccio e latte di riso.
Lavorare a maglia adesso è importante perchè….
Lavorare a maglia mi ha sempre aiutata a tenere a bada l’ansia e a tenere sotto controllo la mia salute mentale. Come molti lavori manuali, credo che possa aiutare molte persone a concentrarsi su qualcosa di concreto, di diverso. Ma c’è anche un punto di vista di slow fashion che adesso più che mai è importante non sottovalutare. Soprattutto se si fa un po’ di ricerca si possono trovare tanti filati creati in modo sostenibile e che aiutano realtà piccole e magari in difficoltà.
Ringrazio di cuore Giulia per la sua disponibilità e per averci fatto conoscere un po’ del suo mondo.
Son sicura che come me, sarete curiosi di sapere quali novità ci riserverà in futuro, ecco quindi tutti i link per rimanere sempre aggiornati.
web https://www.unpeusauvage.com/
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